Cos’è lo storage secondario? – Vocabolario Syneto
L’espressione “storage secondario” è conosciuta ormai da tanto tempo, sin da quando veniva usata per descrivere la memoria ausiliaria del computer (per es. il CD-ROM o il floppy disk). Nel nostro vocabolario Syneto, vogliamo spiegare in che modo questo concetto è utilizzato oggi dalle aziende.
Cos’è lo storage secondario?
Lo storage secondario, chiamato anche memoria secondaria o ausiliaria, è una soluzione utilizzata per tenere in memoria i dati non utilizzati frequentemente, come i backup o le informazioni per test o analisi ecc. Può essere, inoltre, una risorsa utilizzata per l’hosting dei dati registrati sul dispositivo di archiviazione primario, fondamentale per la protezione delle informazioni, utili a loro volta per il Disaster Recovery e il ripristino operativo. In caso di incidente o di malfunzionamento della soluzione primaria, infatti, queste possono essere recuperate e ripristinate dallo storage secondario.
Fino ad oggi, da prassi la memoria secondaria ha sacrificato le prestazioni per ottenere un’archiviazione a basso costo e a lungo termine, ospitando i dati inutilizzati, così da consentire di liberare spazio e migliorare le performance dei device usati come storage primario. Le moderne infrastrutture IT, tuttavia, si stanno progressivamente allontanando da questo concetto di storage “primario vs. secondario” e si stanno concentrando su un’offerta più flessibile in termini di utilizzo dei dati secondari.
Come opera Syneto
In Syneto, crediamo che tutti i dati siano importanti per un’azienda e, più se ne possiedono, più è possibile utilizzarli per far crescere il proprio business. Per questo motivo abbiamo sviluppato la piattaforma iperconvergente di gestione dei dati, un’unica soluzione che aiuta a proteggere e utilizzare in modo efficiente tutte le informazioni in diversi contesti di utilizzo.