Zero Trust: il nuovo paradigma della sicurezza dei dati

Cos'è il modello Zero Trust
Zero Trust è un modello di sicurezza che opera sul principio "non fidarsi mai, verificare sempre". A differenza degli approcci tradizionali, che si basano su perimetri di sicurezza definiti per proteggere le reti, Zero Trust assume che le minacce possano originarsi sia all'interno sia all'esterno della rete aziendale. Pertanto, ogni tentativo di accesso alla rete, indipendentemente dalla sua origine, deve essere verificato, autenticato e autorizzato.
L’importanza di questo approccio
Nel settore della sicurezza informatica, lo Zero Trust è una vera e propria svolta per la sicurezza aziendale e della protezione delle reti. Per comprendere la portata rivoluzionaria del modello Zero Trust, è necessario conoscere il modo in cui l'idea di un'architettura Zero Trust si è evoluta e ha portato al ripensamento di concetti considerati oggi imprescindibili da CIO ed IT Manager.
Il principio base
La Sicurezza delle identità è la spina dorsale dell’approccio Zero Trust. Si parte infatti dal presupposto che qualsiasi identità che abbia accesso alle applicazioni e ai tuoi sistemi possa essere stata compromessa. E’ necessaria vigilanza e un approccio Zero Trust alla sicurezza, incentrato sulla sicurezza delle identità: utilizzando questo principio è necessario focalizzarsi sull’identificazione, l’isolamento e il contrasto alle minacce che compromettono le identità e ne ottengono i privilegi, prima che possano fare danni.
I punti fondamentali di una metodologia Zero Trust
1- Verifica esplicita: verificare l'identità di utenti e dispositivi prima di concedere l'accesso a risorse e informazioni.
2- Accesso con privilegi minimi: limitare l'accesso alle risorse e alle informazioni solo a quanto necessario all'utente per svolgere il proprio lavoro.
3- Presunzione di violazione: supporre che la rete sia già stata compromessa agendo di conseguenza per ridurre al minimo i danni e prevenire ulteriori violazioni.
4- Micro-segmentazione: segmentare la rete in parti più piccole, rendendo più difficile per un utente malintenzionato spostarsi lateralmente e compromettere l'intera rete.
5- Monitoring e valutazione continua dei rischi: utilizzare la telemetria, l'analisi e l'intelligence per monitorare continuamente la rete alla ricerca di segnali di compromissione e adattare le policy di sicurezza in tempo reale per rispondere ai cambiamenti del rischio.
6- Protezione dell’intera supply chain: assicurarsi che i fornitori di terze parti seguano le migliori pratiche di sicurezza e che i loro sistemi e applicazioni siano protetti prima di concedere l'accesso alla tua rete.
La situazione attuale
Citata nel Executive Order on Improving the Nation’s Cybersecurityl'adozione di Zero Trust continuerà a crescere e a ragione. Le organizzazioni che hanno implementato un approccio Zero Trust hanno risparmiato quasi 1 milione di euro in costi medi per le violazioni rispetto alle organizzazioni senza la metodologia in atto. Inoltre, l'80% delle violazioni dei dati deriva da password deboli o riutilizzate, ma in un modello Zero Trust gli utenti devono verificare la propria identità quando tentano di accedere ai dati.
Implementazione Zero trust
L'adozione di un'architettura Zero Trust richiede un cambiamento significativo nella mentalità e nelle politiche di sicurezza. Le aziende devono valutare attentamente le loro infrastrutture esistenti, identificare le risorse critiche e implementare soluzioni di sicurezza che supportino l'autenticazione a più fattori, la crittografia dei dati, la micro-segmentazione e il monitoraggio avanzato.
Le prospettive future
Il volume di dati generati cresce ad un ritmo esponenziale. I processi manuali che possono richiedere ore o addirittura giorni vengono sostituiti da misure semplificate e automatizzate. Secondo ISACAPoiché le quantità di dati aumentano quotidianamente, il monitoring automatizzato dell'ambiente cloud funzionerà in modo simile.
Secondo Forbes, gli algoritmi di apprendimento automatico sono in grado di esaminare l'enorme quantità di dati che transitano sulle reti in tempo reale in modo molto più efficace di quanto potrebbero fare gli esseri umani e possono imparare a riconoscere gli schemi che indicano una minaccia.
La società di analisi Gartner prevede che le moderne leggi sulla privacy proteggeranno le informazioni personali del 75% della popolazione mondiale entro la fine dell'anno. Entro il 2025, la cybersecurity sarà un investimento sempre più centrale nella salvaguardia delle strategie di crescita aziendale.
Conclusioni
Il modello Zero Trust si sta affermando come la norma per la sicurezza dei dati aziendali nell'era digitale. Offrendo un approccio più dinamico e proattivo alla sicurezza, Zero Trust non solo protegge le aziende dalle minacce esistenti, ma le prepara anche alle sfide future del panorama della cybersecurity. Le organizzazioni che adottano questo modello possono aspettarsi una maggiore resilienza, conformità e protezione dei dati, elementi cruciali per il successo nell'attuale ambiente aziendale digitale.
Sebbene Zero Trust sembra essere la strada maestra per vincere la battaglia per la sicurezza dei dati, una recente analisi di Forbes rileva che il 60% delle organizzazioni adotterà Zero Trust come punto di partenza per la sicurezza entro il 2025, ma più della metà non riuscirà a coglierne i benefici.